martedì 23 giugno 2009

Una vicentina sul trono della bellezza del Nord-Est

Ho organizzato anche quest'anno il festival della bellezza del Nordest, con la finalissima Regionale di Miss.

Ogni anno infatti le più belle ragazze della regione si danno appuntamento nella passerella della moda a Vicenza.

Rappresentano le più belle località turistiche del Veneto conosciute in tutto il mondo per il turismo e... non solo.
Nella foto sono con l'assessore Francesca Lazzari e la Reginetta Valentina Filippi Farmar.

Ho scelto quest'anno una giuria tecnica con 19 giurati, ed è stata incoronata Reginetta Della Bellezza del Nord Est una vicentina 22enne: Valentina Filippi Farmar.
Al 2° posto con il titolo di Miss Gold Model Veneto la Veneziana Giulia Bacciolo 18enne e al 3° posto con il titolo di Miss Gold Model vicenza la 17enne Vicentina Greta Cattelan.

In una post serata ho organizzato un party speciale dove abbiamo consegnato all'assessore alla cultura di Vicenza Francesca Lazzari una speciale targa con in rilievo d'oro la basilica Palladiana di Vicenza.
E' stato doveroso nel mio discorso ricordare un'amico di tutto il quartiere che ci ha lasciati nel 2006:

"Nel ringraziare l'assessore alla cultura Francesca Lazzari per avere accettato l'invito dimostrando sensibilità e attaccamento al territorio, voglio ricordare una persona a noi tutti tanto cara, Gianni Tonello ex presidente della Pro loco di Vicenza, che ci ha lasciati tre anni fa.
Ricordo con affetto quando nel 2005 mi convinse a riportare questa storica finale Veneta di Miss a Vicenza, città dalla quale il concorso era nato, e che da sette anni organizzavo a Venezia.
Mi disse, dobbiamo valorizzare Vicenza, dobbiamo valorizzare il nostro territorio.
Le sue parole cosi schiette mi convinsero e riportai questa finalissima nella nostra città la città del Palladio.
Noi non dimenticheremo mai il nostro amico Gianni e stasera la Pro Loco ha confezionato appositamente per lui questo cesto di margherite, fiori che a lui piacevano molto e che domani porteranno accanto alla sua tomba.
Ciao Gianni, sei sempre presente nei nostri cuori..."

Un'applauso di dieci minuti del pubblico ha accompagnato la fine del mio discorso tra molta commozione dei presenti.

Link della manifestazione che ogni anno organizzo: www.goldmodel.net/miss/2009

lunedì 15 giugno 2009

La guerra di Gaza si sposta su "Facebook"...

Sull'onda della crisi economica statunitense, e il conseguente crollo, "dell'impero" Usa, Bin Laden vede possibile oggi più che mai una "guerra santa" (?) per salvare Gaza.

Mentre il mondo rimane scioccato dal comportamento dell'esercito di Israele così violento, tanto da essere erroneamente paragonato alle furie naziste del 1940, Bin Laden stupisce ancora e sbarca su Facebook il social netvork più famoso del mondo.

Al Quaeda ne approfitta ed invoca attenzione dicendo: "Sono qui su Facebook per dirvi la verità su ciò che stà accadendo a Gaza, che non è la stessa che vi stanno raccontando stampa e politici" e poi elogia la rivoluzione francese come modello.

Siamo di fronte a una nuova strategia di Bin Laden, con la sua apparizione sulla scena del web.
Lui ci crede! Ancora una volta ci sfida, sicuro che un social network può fare più effetto degli attentati (be... almeno una nota positiva, un sospiro di sollievo) e aggiunge: "Gli Stati Uniti ce la faranno a proseguire la guerra contro di noi nei prossimi 10 anni in affanno come sono economicamente?"

Bin Laden vuole influenzare l'opinione pubblica tramite Facebook? A quanto pare ci è già riuscito visto che la nuova moda è creare gruppi pro Israele, ed altri pro Gaza, tanto da spostare la guerra santa su internet, con questi gruppi utenti che si minacciano a vicenda, si insultano, si sfidano, secondo gli esperti 10 milioni di persone ne sono già coinvolte.

Il social network si infiamma, arrivano le minacce di morte tra gruppi opposti, è la guerra tra Israele e Palestina che si sposta sul web, no non è un gioco, non è nemmeno uno scorcio di "guerre stellari" è la guerra santa su Facebook ed è molto pericolosa perchè ci ha già attratti, ci stà coinvolgendo, siamo in guerra tra noi stessi...
Non ci accorgiamo nemmeno che stiamo facendo gioco voluto da Bin Laden, mentre rende ancora più potente e popolare Facebook il social network più potente del mondo.

PS: Per motivi di sicurezza non ho inserito il link al facebook di Bin Laden...
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venerdì 12 giugno 2009

Berlusconi non è un razzista!..


L'affermazione di Berlusconi " Obama è giovane, bello e abbronzato" ha fatto si il giro del mondo ma sono i media italiani a farne un polverone da vero gossip, alitando addirittura le sue affermazioni come segno di razzismo, ma si sbagliano perchè il "razzismo" a volte è un qualcosa di profondamente radicato nel bigottismo di noi italiani.

Come scrisse il The economist in una nota: Berlusconi può semmai essere considerato inadatto alla regola, questo lo confermano le sue passate, (e anche attuali) gaffe internazionali, ma questo infondo è lui tutto qui.
Non possiamo considerare il nostro presidente del consiglio "un razzista" soltanto per questo, semmai possiamo rimproverargli di avere perso un'occasione importante davanti alla stampa internazionale, quella cioè di dire qualcosa di profondo e importante circa l'elezione del nuovo presidente americano, invece di sciupare l'opportunità facendo una battuta meschina e inadatta.

Perciò possiamo trovare molti aggettivi per descrivere il suo comportamento innaturale per un premier, ma l'aggettivo "razzista" è il più inadatto e inconcepibile.

Sono d'accordo con certi miei colleghi media statunitensi, nel pensare che Berlusconi non abbia comportamenti "razzisti" ma il suo modo di comportarsi e le sue affermazioni, siano completamente ingenue e inadatte e fuori sintonia con i nuovi leader suoi colleghi come Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, Rodriguez Zapatero, Gordon Brown, e lo stesso Barack Obama.

Lasciamolo lavorare!... I problemi son ben altri in questo momento, l'economia è a picco, le borse bruciano milioni di euro e dollari, lo stesso Obama ne prende atto già al suo primo discorso come presidente, l'attuale crisi economica forse è la più terribile della storia recente, i premier mondiali sono concordi nell'affrontare la situazione uniti escogitando nuove strategie, e sopratutto senza rifare gli errori del passato.
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martedì 9 giugno 2009

Il nuovo Mondo è a est...


Distratti dal gossip politico, trascuriamo la grande rivoluzione in campo automobilistiche che coinvolge, da una parte marche automobilistiche mondiali che si alleano in strategie atte solamente a tagliare posti di lavoro. Mentre dall'altra parte le nuove potenze economiche emergenti orientali che comprano addirittura marchi automobilistici occidentali.

L'esempio di ciò che intendo dire viene dall'americana General Motors, che fallisce e viene rilevata da società cinese, perciò ora sarà la Cina a produrre e vendere la Hammer il gippone simbolo dell'esercito statunitense usato tutt'oggi dai marines nelle guerre di tutto il mondo, http://it.wikipedia.org/wiki/Hummer, ciò dimostra che sono passati i tempi in cui grandi case automobilistiche investivano in questi paesi emergenti, ora invece i protagonisti sono proprio loro: la Cina, l'India, la Russia, che possono acquistare le società occidentali perchè capaci di autogestirsi e produrre di tutto a costi imbattibili.

Queste manovre e strategie delle società occidentali vengono attuate con la testa sull'oggi e non sul domani, dove con la scusa di soluzioni di salvataggio, queste aziende ne approfittano per snellire la forza lavorativa, ricevendo fondi stanziati dai vari governi creando esuberi.
Entrano così in competizione con le nuove realtà delle economie emergenti in una competizione già persa in partenza, trascurando invece l'innovazione (passaggio dalla dipendenza petrolifera alla nuova energia per i motori) che creerebbe invece nuovi posti di lavoro e rilancerebbe l'industria.

Rovistando in soffitta... Vi lascio questa foto di quand'ero nell'Esercito, a 20anni con la gavetta in mano e la testa sul domani...

Le ragioni dei leghisti

Il Sud guarda al Nord per capire la Lega, e io parlo con i leghisti nel cuore del Nord-est, per capire cosa vogliono.

E così mentre i politici sono intenti a fare politica rendendola un caricatura, tra litigi, alleanze, promesse, inciuci, leggi ad personam, dimenticandosi di noi cittadini, sono andato a scoprire le ragioni della protesta in Veneto scegliendo di parlare proprio con I Leghisti!

Ho scoperto il perché la Lega è sempre più radicata, raddoppiando i consensi in pochi anni. Con l’aiuto dei miei collaboratori volontari, siamo andati a parlare con questi cittadini (chiedendo prima se erano leghisti) e scegliendo non a caso 2 città e 1 comune.

Treviso (perché epicentro della Lega, si quelli della "Razza Piave", e del vice-sindaco Gentilini)
Vicenza (dove la Lega ha raddoppiato i voti nelle ultime politiche!)
Montecchio Maggiore (dove nel 2009 ci saranno le amministrative)


I cittadini si sono dimostrati disponibili ed interessati a raccontare le loro ragioni, hanno descritto Lega come il partito che doveva accogliere e farsi portavoce dei loro interessi, ma le cose non stanno andando così. Nella lega e nel suo obbiettivo più rappresentativo il federalismo, vedono ancora la possibilità della rivolta contro i parassiti della burocrazia (sia di destra che di sinistra). (Anche se molti ne sono delusi dei risultati)

Ecco le loro priorità raccontate:
1)
45% dice che il federalismo regionale è priorità da raggiungere, il capitale prodotto deve rimanere in regione. (unanimi in entrambe le città)
2) 25% blocco delle frontiere per gli extracomunitari, l’espulsione programmata di Rom, come pure degli extra disoccupati, o che delinquono. Impronte digitali per tutti loro, o meglio il microchip. (sono più moderati nel Vicentino)
3) 16% ronde padane simili alla polizia, severissime sull’ordine e sicurezza, i cittadini devono muoversi liberi.
4) 14% stop importazione prodotti cinesi che creino concorrenza con quelli veneti, stop anche a fabbriche cinesi, negozi,magazzini in veneto.

Non sono rimasto sorpreso più di tanto su certe loro affermazioni, ma molto scandalizzato invece sul fatto delle espulsioni, microchip, ronde, protezionismo dai cinesi etc. Quello che mi stupisce è che questi leghisti intervistati non sanno che la Lega potrebbe invece mirare molto più in alto.
Perché la Lega ha nelle mani l’occasione storica, e cioè di conquistare il mondo politico in Europa con il
“Federalismo regionale Europeo” (disegno tanto apprezzato dalla Germania)

I leghisti alla fine hanno ammesso le delusioni, perchè la lega in campagna elettorale promise: “ Vi faremo avere il federalismo”
Il governo di cui a maggioranza fa parte invece toglie ai comuni l’unico introito federalista l’ICI.
La lega disse ancora : “Il Veneto non è la Campania” riferendosi alla monnezza! E offendendo ingiustamente i nostri concittadini Napoletani.
Il governo d’accordo con il governatore del Veneto invece farà importare tonnellate di immondizia dalla Campania
(cosa che io ritengo giusta!)
Cari amici leghisti, è questo il federalismo promesso?
I vostri voti hanno portato la Lega al governo di Roma, ma ai fatti sembra ora dimenticarsi di voi…

Ecco perché io non mi fido mai di chi distribuisce facili promesse impossibili da mantenere, promesse illusorie, che studiate appositamente, sono nient’altro quello che i cittadini vorrebbero sentirsi dire.
Mentre mi identifico con il Partito Democratico perché è il nuovo partito di tutti noi cittadini, e tocca a noi plasmarlo e farlo crescere, e per questo ne siamo i veri protagonisti!

Spero che questo mio sondaggio popolare (relativo), serva ai circoli PD in Veneto e non solo, e che capiscano che la politica si fa si nei congressi e la sua caricatura nelle assemblee, ma che le elezioni si perdono o si vincono in piazza ascoltando e parlando con i cittadini!..

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