Essendo il governo degli USA un mio cliente, anche quest'anno ho ricevuto da questi l'incarico di organizzare un'evento presso la
Caserma Ederle di Vicenza (base militare statunitense)
in occasione dell'independance day che per motivi di seguito descritti è stato anticipato e concentrato nel
2 luglio anzichè il 4 luglio.
L'annullamento della tradizionale data del 4 luglio, è per causa di un corteo di protesta (10.000 persone) contro la nuova base, prevista proprio per questa data, e per le tensioni senza controllo quasi istigate tra i cittadini... e quindi per la prima volta dal dopoguerra il comando Usa non ha aperto i cancelli agli italiani.
La celebrazione della festa è stata ristretta quindi ai soli soldati americani e loro famiglie.
Questo diniego mi ha rattristito molto, anche se la festa ristretta e concentrata del 2 luglio è stata bellissima e coinvolgente, ma l'assenza dei cittadini di Vicenza si è fatta MOLTO sentire. E' infatti la prima volta dal 1965 che italiani ed americani non festeggiano insieme l'Independence day, che era divenuta ormai una festa (ONORARIA nazionale per entrambi i due popoli.)
Chi ha rovinato tutto? Di chi è la colpa?.... nei giornali scoppia la polemica....
A Vicenza si protesta per il "NO", si protesta per il "SI"... Vicenza è bollente!!!! Vicenza brucia... Stanno rovinando Vicenza che fà l'assurda protesta "ANTITUTTO"
Qualcuno ha diviso i cittadini e li ha messi contro....
Ed ecco il comitato "NO DAL MOLIN"http://www.nodalmolin.it/ contrari all'allargamento della base militare Usa, o meglio la creazione di una nuova base.
I due comitati opposti, unitamente a coinvolgimenti politici, fanno salire la pressione, l'opinione pubblica ne è coinvolta, a Vicenza si fà un polverone un'accanimento, ciò divide controvoglia i vicentini...
Ecco perchè dò ragione alla scelta del governo statunitense (a malincuore e con rammarico) di negare l'ingresso agli italiani nella festa dell' independence day, una scelta giusta che ripaga con la stessa moneta, mettendo i due comitati del "SI" e del "NO" sullo stesso livello,
scongiurando con questa esclusione, possibili se non probabili proteste, magari opposte le une sulle altre, rovinando la festa e degenerando in ridicole scene poco serie....
La colpa è solo di chi, ha creato ed alimentato queste tensioni, rovinando questa piacevole festa nazionale americana che per spirito d'amicizia tra le due nazioni era ormai annualmente attesa e festeggiata da americani e italiani insieme.