lunedì 11 agosto 2008

"NO" Sex in the city...


Il sindaco di Vicenza dichiara guerra alla prostituzione...
Ispirato dai primi cittadini di Verona e di Padova, che lo hanno preceduto nell'ordinanza.
(Città dove la prostituzione ha comunque realtà diverse)


Si sono associati i sindaci dei comuni di Altavilla, Creazzo e Montecchio Maggiore, lungo i quali corre la famosa statale 11, battezzata come strada del sesso.
Ogni cliente sorpreso a contrattare prestazioni con una squillo verrà multato di 500 euro! (Almeno si recupera un po di soldi del mancato Ici)
Sanzione di dubbio valore legale e impugnabile, ma scoraggia i clienti a procedere in quanto le mogli verrebbero a sapere dell'adulterio...

Questi sindaci del nord-est, hanno deciso di eliminare il mestiere più antico del mondo! (esperimento gia provato con fallimento in altre città)

E così le lucciole dovranno cambiare tattica, spostando l'esercizio del "facile costume" negli appartamenti.
Ma il sindaco di Vicenza ha avuto anche un'altra brillante idea: "Aiuteremo le prostitute che vorranno uscire dal giro!"
Chissà se rinunceranno a 20.000 euro al mese da meretrici, togliendo pure la metà che probabilmente versano al racket, per smettere il "non nobile mestiere" e andare a fare le commesse o le badanti per 700 euro mensili!
Emerge l'incapacità del governo nell'affrontare e risolvere la "legge Lina Merlin" del 1958, e conseguentemente di combattere il racket che sfrutta la prostituzione, che rimane impunito, istanato e prolificante. Un governo impotente verso le "cortigiane", comunque parte lesa, capace solo di sterile rivalsa verso il cittadino che paga le tasse è che "VOTA"!

Non và certo meglio per il "nomadismo" (noi dei media abbiamo deciso di bandire i nomi "rom, zingari, nomadi") se trovati fuori dalle zone adibite verranno multati da 350 a 500 euro!
Non scappano dalla mannaia delle multe nemmeno loro, eppure la loro scelta è uno stile di vita millenario, a cui dobbiamo la nostra origine in Europa e rispetto!
Dovranno rimanere nelle poche aree dedicate? Luoghi insani, mal funzionanti, inospitali, quasi dei lager.
Mentre invece si potrebbe costruire una grande area super attrezzata e moderna con ogni optional, un villaggio insomma, dove il comune può ricavarne introiti per la loro permanenza... (Idea che già lanciai tramite un'assessore)


Non è che questi sindaci si siano montati la testa dopo i superpoteri ricevuti grazie al decreto Maroni? Oppure l'effetto condizionante di questo governo "un pò totalitario" si fa sentire?
O nel caso di Vicenza si voglia distogliere l'opinione pubblica dall'ormai partita persa del caso "Ederle due"?

Mi raccomando cari vicentini lasciate perdere le prostitute, ma potrete divertirvi guardando i vigili rincorrere lucciole e clienti, in un carosello di notti brave, e se "Agosto donna mia non ti conosco" al limite andate a fare le vostre scappatelle altrove, (Tranquilli non lo racconterò alle vostre donne!)
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